Continuano le analisi sul Ponte Morandi di Genova, per capire le motivazioni della tragedia che ha colpito il capoluogo ligure qualche mese fa. Ora spunta un video che spiegherebbe il perché dell’accaduto.
Continuano le valutazioni su Ponte Morandi, per capire le motivazioni che hanno portato al crollo della struttura, con la tragedia che ha colpito Genova. Nelle ultime ore circola un video che cerca di spiegare quali potrebbero essere i motivi dell’accaduto. Ancora, oggi, però non è cominciata la ricostruzione, il capoluogo ligure è ancora in tilt per l’accaduto soprattutto per quanto riguarda la viabilità cittadina. Ora bisognerà capire come si muoveranno le istituzioni, e come continueranno le indagini, per accertare ciò che è successo.
Genova, la situazione del Ponte Morandi
Nelle spiegazioni uscite nelle ore scorse, però, si può capire o ipotizzare quali siano le cause della tragedia del Ponte Morandi di Genova. Dopo alcune valutazioni fatte, infatti, il tirante che sorreggeva la struttura si sarebbe “strappato” dalla sommità del sostegno e questo ha portato al crollo. All’interno del tirante è stata scoperta un evidente stato di corrosione che non ha permesso al tutto di rimanere in piedi.
Ora, di conseguenza, ci saranno nuove indagini dato che il degrado della struttura del Ponte Morandi diventa un nuovo piano accusatorio nei confronti di Autostrade per l’Italia, che aveva in mano la manutenzione della struttura negli anni. Tutto questo fa capire, quindi, come era possibile tenere in mano la situazione negli anni senza dover dare la colpa al rivestimento in cemento della struttura.
Ponte Morandi, la lista dei sospettati
Attualmente nel registro degli indagati ci sarebbero iscritti 21 nomi, comprendenti dirigenti di Autostrade per l’Italia e del ministero. Nei giorni scorsi, invece, la Guardia di Finanza aveva consegnato alla procura una lista formata da 40 nomi che comprendeva tecnici e manager che hanno lavorato sul ponte dal 1990 fino ad oggi, nelle prossime settimane potrebbero ricevere una chiamata per testimoniare. Vedremo, dunque, nelle prossime settimane come si muoveranno le autorità per accertare, forse, in maniera quasi definitiva ciò che è accaduto realmente al Ponte Morandi di Genova.