Pagelle Udinese-Milan, i voti: top e flop della sfida. Andiamo a vedere da vicino le pagelle della gara di stasera:
Udinese
Musso 6,5
Opoku 7
Ekong 6.5
Samir 6.5
Larsen 6
Fofana 6.5
Mandragora 7
Pussetto 7
ter Avest 6.5
De Paul 6.5
Lasagna 6
Milan
Donnarumma 5.5
Abate 6
Zapata 6.5
Romagnoli 7
Rodriguez 6.5
Suso 6
Kessié 6.5
Bakayoko 6.5
Laxalt 7
Cutrone 6.5
Higuain sv
Pagelle Udinese-Milan, i voti: Analisi ruolo per ruolo
In porta: Donnarumma: il portierone rossonero non sta sicuramente attraversando un momento semplice, vuoi per i riflettori sempre puntati su di lui, vuoi perché spesso gli stessi compagni lo chiamano in causa con retropassaggi che a volte lo mettono in difficoltà, ma quando riesce a sventare i pericoli come quel pallone toccato a pochi minuti dal termine contro il Genoa, ancora sull’ 1 a 1, la tensione si stempera
Difesa grintosa: Abate: entrato a pochi minuti dal termine del derby, ha assistito impotente alla frittata di Musacchio e Donnarumma, ma in generale non è che il difensore rossonero riesca a dare il suo contributo sulla corsia di destra come un tempo, preferendo restare nel reparto arretrato piuttosto che spingere in avanti Musacchio: ha il 50% di colpe sullo sciagurato goal con cui i rossoneri hanno perso il derby quindici giorni orsono, dopo di che normale amministrazione per lo svizzero
Romagnoli: gioca da veterano pur avendo soltanto 23 anni, a volte pecca di sufficienza, ma rimane uno dei pochi punti di riferimento inamovibili per Gattuso, contro il Genoa ha provocato involontariamente l’autorete sull’assurdo retropassaggio di Bakayoko, per poi regalare ai suoi la vittoria al 92’ con un goal che tutto San Siro ha sospinto in rete
Rodriguez: il secondo giocatore svizzero sta crescendo tatticamente in questo periodo, ottimi i suoi tagli contro la Sampdoria a scavalcare il centrocampo alla ricerca di Higuain, ma ottimi anche i suoi ripiegamenti difensivi
Centrocampo d’assalto: Suso: è sempre lui a togliere le castagne dal fuoco per i rossoneri, come dimostrano anche le sue accelerate improvvise contro la Sampdoria e contro il Genoa. Eppure a volte non è sereno, e questo va a detrimento di tutta la squadra, con il sinistro è veramente in grado di fare qualsiasi cosa
Bakayoko: è un po’ l’oggetto misterioso di questo Milan, costretto a schierarlo visto il forfait di Bonaventura. Dalla sua ha solo il fisico, ma a volte anche quello non gli basta, risulta lento nei recuperi, anche peggio nell’impostazione del gioco e nella visione dello stesso. Laxalt: l’ex genoano arrivato al Milan con ottime referenze, ha finito per stentare a trovare una posizione. Ma ha ampi margini di miglioramenti, la tecnica non gli manca di certo
Ecco l’analisi dell’attacco: Higuain: arrivato al Milan in estate un po’ a sorpresa, si sta conquistando a suon di goal ed assist le simpatie di chi vedeva in lui un ex juventino, a volte un po’ troppo nervoso perché non gli arrivano rifornimenti, sopperisce tornando indietro a riprendersi i palloni Cutrone: messo ko da una brutta distorsione alla caviglia rimediata in Nazionale, il giovanissimo bomber made in Milan sta tornando in condizione anche grazie al suo proverbiale senso di abnegazione ed all’umiltà che lo hanno contraddistinto fin dai primi momenti
Donatella Swift