La Juventus ha ottenuto una vittoria storica, in casa, contro l’Atletico Madrid di Diego Simeone, un 3-0 che ribalta la gara d’andata. La squadra di Massimiliano Allegri, questa sera, ha giocato una partita mostruosa, annichilendo la squadra spagnola, mai entrata in campo realmente nell’arco dei 90′. Le scelte di formazione di Massimiliano Allegri hanno fatto la differenza, i bianconeri sono riusciti a mettere in campo una gara con pochi eguali negli ultimi anni. Che non si dica che l’ha vinta Ronaldo, questa partita è stata vinta da tutta la Juventus, anche i giocatori in panchina che incitavano i compagni.
Si parlava di una partita difficile, di una gara d’andata che avesse indirizzato l’intera contesa a favore degli spagnoli. In fondo, poi, anche qualche tifoso bianconero non ci credeva a una rimonta simile. Una persona, però, più di tutti ci credeva e questo è Massimiliano Allegri. Si, l’allenatore che dopo la partita dell’andata si è preso le critiche del mondo del calcio, questa sera si è preso la scena. Scelte, che sembravano discutibili, con Spinazzola all’esordio assoluto, in Champions League, in campo invece dell’usato sicuro Martin Caceres. Con Paulo Dybala lasciato in panchina, insieme a Rodrigo Bentancur. Al fischio d’inizio, poi, la sorpresa più grande di tutte: difesa a tre con Emre Can al fianco di Bonucci e Chiellini. Partita mostruosa di tutta la squadra, centrocampo e attacco che sembravano un ruolo solo, difesa che ha respinto i timidi attacchi avversari.
Un applauso, poi, va fatto a due giocatori che nessuno si sarebbe aspettato, o i più perlomeno, che sono Federico Bernardeschi e Leonardo Spinazzola. Il primo ha fatto una partita da leader assoluto, ha fatto vedere che questi anni con la maglia della Juventus lo hanno fatto crescere, nonostante la giovane età, e può essere già adesso un tassello su cui appoggiarsi, il giovane con la testa da senatore. Il secondo, invece, all’esordio assoluto mette in campo una prestazione da 10 in pagella. Merito di Allegri, merito suo, e 3-0 servito.
Un capitolo a parte, poi, spetta di diritto a quel giocatore con la maglia numero 7 sulla schiena, un certo Cristiano Ronaldo da Madeira. Il giocatore che è stato acquistato per 100 milioni di euro, quello da cui tutti si aspettavano quel qualcosa in più, si è caricato la squadra sulle spalle e con una tripletta magnifica ha ribaltato il 2-0 dell’andata. Il rigore, poi, all’85’ è la ciliegina sulla torta, implacabile e freddo. Un campione assoluto. E poi quel “Siuuu” che ha rimbombato, dentro l’Allianz Stadium, al terzo gol…
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