Claudio Marchisio, centrocampista dello Zenit San Pietroburgo, nel corso di un’intervista alla Gazzetta dello Sport ha voluto parlare del suo addio alla vecchia signora. Il giocatore ha voluto parlare del suo addio, di Cristiano Ronaldo e del centrocampo del 2015 della Juventus.
Juventus, parla l’ex centrocampista
Claudio Marchisio, centrocampista dello Zenit San Pietroburgo, nel corso di un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, ha voluto commentare il suo addio al mondo bianconero: “Io credevo che sarei rimasto a Torino dato che il calciomercato stava finendo, sapevo che la mia avventura lì fosse terminata. Volevo cambiare aria, e ricominciare, ma non è stato facile andare incontro alla dirigenza e rescindere il contratto. E’ vero che avrei avuto spazio, probabilmente, con i tanti infortuni di questa stagione ma con il senno di poi è troppo facile. Dopo l’infortunio del 2016, al ginocchio, non ho avuto altri infortuni e non volevo passare un altro anno difficile in bianconero. Non ho nessun tipo di rimpianto, io ho dato tanto alla Juventus e lei tanto a me”.
L’ex bianconero ha voluto parlare, anche, di Cristiano Ronaldo, arrivato la scorsa estate a Torino: “Cura in maniera maniacale la preparazione, lavora veramente tanto, credo sia un esempio per tutti. Sembra quasi più un velocista, di Atletica Leggera, che un calciatore per il fisico che ha. Il vostro, con Pirlo, Vidal e Pogba era il miglior centrocampo al Mondo? Io credo fosse alla pari con quello del Barcellona, se la giocavano entrambi. Noi avevamo tante caratteristiche importanti, questo ci ha aiutati molto. Per me è stato un vero onore giocare con tre campioni del genere: Andrea era geniale, Arturo era esuberante mentre Paul aveva dalla sua la giovane età e la spensieratezza”.
