Moggi su Emre Can, Juventus: il direttore tuona contro la società

Luciano Moggi è sempre stato attento ai metodi di comunicazione tra squadra e società. I calciatori devono pensare solo a giocare, ma devono anche essere informati sui pensieri dell’allenatore e staff.

Luciano Moggi (getty images)

L’ex dirigente bianconero ha detto la sua sulla vicenda Emre Can e lo ha fatto intervistato da Radio Bianconera nel corso di “Cose di Calcio”. Naturalmente si è parlato anche di mercato e della stagione appena iniziata.

Moggi tuona: “in certe cose bisogna essere trasparenti”

Luciano Moggi ha fatto, prima, il punto sul mercato bianconero e sul caso Emre Can: “La società deve comunicare al giocatore che non fa parte della lista, l’allenatore poi deve spiegare i motivi. Se è stato promesso qualcosa che non è stato mantenuto non lo so, però quando è stato preso Rabiot qualcuno doveva restare fuori. Purtroppo la causa è che non è voluto andare via nessuno. Ha cercato a tutti i costi di vendere Matuidi e non ci è riuscita. La Juventus ha due squadre e qualcuno deve restare fuori”.

Emre Can fuori dalla lista Champions: È un controsenso che abbiano mandato avanti Sarri, ciò significa iniziare un motivo di malcontento nello spogliatoio. La società doveva prendersi la responsabilità”. E su Mandzukic: “Mandzukic ha rifiutato il trasferimento, cosa può fare la Juventus? C’è un numero fisso e deve essere rispettato. Mandzukic non si può lamentare. La società sapeva che senza le cessioni il pericolo sarebbe stato questo. A gennaio il gruppo andrà sfoltito perché così è difficile da gestire anche per l’allenatore. la Juventus doveva prevedere questo pericolo, ma a maggior ragione deve cercare di risolvere la situazione adesso”.

 

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