Sconcerti e il privilegio di CR7: «Così è umiliante per Dybala»

Il giornalista Mario Sconcerti “giustifica” Dybala e Higuain, a suo avviso penalizzati dall’intoccabilità di Cristiano Ronaldo. «Sarri giudicato in Coppa».

Mario Sconcerti

Il noto giornalista Mario Sconcerti ha rilasciato una lunga intervisto al portale calciomercato.it. Tra i tanti temi affrontati c’è anche quello della Juventus, fresca del titolo di Campione d’Inverno. Seppur platonico, è un messaggio chiaro al campionato: nessuno a Vinovo vuole abdicare. Specialmente se si considera che l’antagonista più accreditata è l’Inter. L’idea di poter trasferire il tricolore sulla casacca nerazzurra non sfiora minimamente Agnelli e soci.

Sconcerti e il rendimento dell’Inter

Nell’affrontare il dibattito relatico al duello tra Inter Juventus, Sconcerti parte dai nerazzurri. «Sarebbe riduttivo parlare solo di questo turno – dice -. L’Inter è al terzo pareggio in 5 partite, di cui 2 in casa. In queste 5 partite ha perso 6 punti dalla Lazio. E’ un calo evidente». Sui bianconeri, invece, disquisisce del paragone Sarri-Allegri. «A mio avviso la Juve dell’anno scorso per 30 partite fu una grande Juve – evidenzia – Aveva 5 punti in più di questa. Credo che sia ora di dire che la Juve giocava molto bene con Allegri. Per giudicare Sarri aspettiamo la Champions League».

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Dybala e il rapporto con CR7 e Sarri

«Non va sottovalutata la legittima seccatura di Dybala – aggiunge Sconcerti -. Sarri fa apposta a non guardare Dybala quando lo toglie. Il problema è che siamo di fronte a un Cristiano Ronaldo che non può uscire. Gli intoccabili ci sono sempre. Ma così è umiliante per Dybala e Higuain, ed è un disagio che si allunga sulla squadra perché quello di CR7 è un privilegio così smaccato che non può passare inosservato».

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Sconcerti su Roma-Juve

Il giornalista chiude la sua intervista parlando di Roma-Juve. «A Roma contro i giallorossi si può andare in difficoltà, ma pronti-via la Juve stava già 2-0. Si trattava di gestire la partita e la Juve l’ha fatto bene. Il ko di Demiral? E’ più esplosivo e più astuto di De Ligt, che è ancora un ragazzo. Ma ora dipende da Bonucci, deve dare di più e aiutare De Ligt a crescere».

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