Luciano Gaucci è morto a Santo Domingo. A 81 anni si è spento l’ex presidente del Perugia, uomo di calcio appassionato e vulcanico che ha avuto il merito di far sbocciare in serie A tanti talenti, da Liverani a Rapajc, da Materazzi a Grosso, entrambi poi diventati campioni del mondo con l’Italia nel 2006.
I tifosi della Juventus non ricorderanno con particolare piacere la partita che vide proprio la squadra di Gaucci arbitro dello scudetto. Era il 14 maggio del 2000 e sullo stadio “Renato Curi” si abbattè un violento nubifragio.
Una partita molto discussa. Il primo tempo si chiuse sullo 0-0, ma nonostante il campo fosse ormai ridotto ad un acquitrino, l’arbitro Collina non rinviò la sfida. Dopo un’ora di sospensione le due squadre rientrarono in campo. Perugia-Juventus finì 1-0 con il gol di Calori ad inizio ripresa e i bianconeri persero all’ultima giornata il tricolore.
Nel 2014 proprio il difensore che decise la partita rivelò: «Prima di giocare, il presidente Gaucci ci minacciò perché odiava la Juve. Ci disse che se avessimo perso, ci avrebbe mandato un mese in ritiro. Era l’ultima giornata di campionato, questo avrebbe significato perdere un mese di vacanze estive e nessuno di noi aveva intenzione di passarlo in ritiro».