Da New York parte il progetto che potrebbe rivoluzionare la Serie A. Le proprietà straniere sono contro la Juve, le cui vittorie infastidiscono anche laggiù
Il detto “se non puoi batterli, unisciti a loro” evidentemente non vale. Va di moda oggi essere contro la Juve a prescindere da tutti e tutto. Ecco perché i continui trionfi del presidente Agnelli danno fastidio, specialmente a chi non riesce a raccogliere neppure le briciole a fronte di forti investimenti. Stamattina, per esempio, il Corriere dello Sport rilancia l’idea di una clamorosa alleanza in chiave antibianconera.
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Contro la Juve dall’America
«Il dominio bianconero inquieta le cinque proprietà straniere che stanno trasformando i contenuti finanziari del campionato. Altri club potrebbero finire in mani non italiane, come la Samp – si legge sul giornale romano -. Con il passaggio della Roma dal bostoniano Pallotta al texano-californiano Friedkin, ci sarà anche il primo cambio di testimone tra americani. Il ruolo di Commisso sarà importante. Sta germogliando, infatti, un’idea impensabile solo dieci anni fa. Vale a dire trasformare la Serie A in una nuova Premier League. Più competitiva, equilibrata, ricca».
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Serve una svolta
Secondo i tycoons serve trasformare un campionato dominato da una sola squadra in un torneo con più protagoniste. Questo perché ne aumenti il fascino anche all’estero. Se la Juventus è il centro, sta cambiando tutto il resto. Ci sono cinque proprietà straniere, di cui tre americane, una canadese e una cinese, che stanno trasformando il dna finanziario del nostro campionato. Vogliono vincere, per farlo vanno contro la Juve forti come un treno…