Lotito: «Scudetto alla Lazio. Ci chiedono di interrompere monopolio Juve»

Lotito si gode il secondo posto a -1 dalla Juventus ed evidenzia: «Alla Lazio si sa che comando io, ma il merito più grande è quello di saper scegliere».

Claudio Lotito (getty images)

L’anti-Juveventus si chiama Lazio. La vittoria sull’Inter proietta i biancocelesti al secondo posto a quota 56 punti, uno in meno dei bianconeri, tornati in vetta grazie al successo sul Brescia e, soprattutto, al ko dei nerazzurri. Il grande sconfitto della domenica dunque è Conte. Il presidente biancazzurro Claudio Lotito si gode il momento ed ha rilasciato un lunga intervista a Il Messaggero. Fa il punto della situazione, loda Inzaghi e i calciatori e non si nasconde davanti a quello che la gente gli chiede.

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Lotito e il sogno tricolore

A Lotito dopo le partite arrivano tante telefonate e tantissimi messaggi. «Tantissimi, sì. arrivano da laziali, ma molti anche da non laziali -dice-. La verità è che ci chiedono di rompere il monopolio della Juve, di battere l’Inter. Tifano noi tutti quelli che non tifano Juve e Inter». Chissà se dall’altra parte del Tevere saranno d’accordo, ma a prescindere i biancocelesti stanno volando. «La più grande soddisfazione della partita con l’Inter non sono i messaggi e le telefonate. E’ stata la mia entrata negli spogliatoi dopo il 90’. Entro e vedo 5 o 6 giocatori arrivare verso di me, piani di adrenalina. Urlavano: visto, presidente, abbiamo fatto quello che hai detto. Hai visto presidente, hai visto! Urlavano come matti. E stanno facendo quello che ci siamo detti».

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Claudio Lotito ©Getty Images

La grande famiglia chiamata Lazio

«Quando eravamo in crisi, dissi che era finita la stagione dei diritti e cominciava quella dei doveri. La svolta nel gruppo arriva proprio quando tutti hanno cominciato a capire questo – aggiunge Lotito -. Niente rendite di posizione. Devo dare atto ai miei giocatori di aver rispettato chi li rispettava e si stanno comportando da grandi professionisti e da gente di famiglia». il patron poi chiude con Milinkovic Savic. «Mi fa molto piacere sentirlo parlare di famiglia laziale. Noi abbiamo trattato bene lui. Abbiamo rivisto il suo contratto più volte, lo abbiamo fatto sentire importante per noi. Stiamo crescendo tutti insieme».

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