Morata si gode il successo dell’Atletico Madrid contro il Liverpool, ma sa che potrebbe non bastare. Intanto sulla Juve è chiaro: «Non sul nostro cammino».
Alvaro Morata è uno degli attaccanti che legò maggiormente con il popolo bianconero. Decise una Coppa Italia ai tempi supplementari contro il Milan, segnò nella finale di Berlino contro il Barcellona. In più tante altre giocate in coppa con Carlitos Tevez e Paulo Dybala. Il centravanti tornò poi al Real Madrid a causa ormai dell’arcinota recompra e vinse la Champions League proprio contro la Juventus. In quella maledetta serata di Cardiff.
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Morata e la vittoria sul Liverpool
Ieri sera il calciatore dell’Atletico Madrid ha festeggiato con i suoi compagni la vittoria sul Liverpool. Solita partita dei Colchoneros, piena di grinta e figlia di una difesa di ferro. Come un anno fa con la Juventus, però, al ritorno potrebbe non bastare. Ad Anfield Road sarà ancora più infernale che allo Stadium nel 2019. Morata, per dirla tutta, ha fallito due colossali occasioni prima di essere sostituito.
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L’auspicio dell’attaccante
Morata, nel post-partita ha parlato del successo, ma anche di Juventus. «Una vittoria incredibile – ha detto -. Loro sono i migliori, Simeone ci ha detto che se avessimo giocato come al solito, con il nostro DNA, senza smettere di correre e di credere, avremmo portato a casa il risultato. Abbiamo dato la sensazione di essere un gruppo forte e unito. La Juve in finale? Preferisco non incontrarla mai più in Champions. Per me i favoriti sono loro, il Liverpool e il Paris Saint Germain. Anche se ha perso oggi, credo che queste squadre restino le vere favorite».