Il giornalista Mario Sconcerti si focalizza sul rapporto tra Sarri e i calciatori della Juventus: «Credo che la Champions sia la competizione dei giocatori».
Il giornalista Mario Sconcerti ha rilasciato alcune dichiarazioni al portale calciomercato.com. Non è tenero nei confronti della Juventus. Parlando innanzitutto della corsa al titolo, esprime questo pensiero. «C’è una situazione che è cambiata profondamente. -dice -. Nel momento in cui la Lazio ha trovato continuità di gioco e risultati, Juve e Inter hanno rallentato. Oggi la Lazio ha una formazione più precisa, è la squadra più compiuta che c’è».
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Sconcerti, la Juventus e Sarri
Mario Sconcerti, poi, affronta la questione legata a Maurizio Sarri e al suo ruolo nella Juventus di Paratici e Nedved. «Nella Juve vedo un non adattamento dei giocatori -evidenzia -. Una specie di piccolo rifiuto da parte dei giocatori nei confronti delle idee di Sarri. E’ una Juve troppo svogliata per essere vera. Non credo che ci sia grande feeling tra il complesso della squadra e l’allenatore. Sarri è un uomo molto diretto e sincero. O questa situazione si evolve o si rompe in modo clamoroso». Un giudizio molto netto, che però rispecchia i primi 8 mesi di lavoro del tecnico toscano a Vinovo.
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L’importanza della Champions League
Per chiudere, Sconcerti si focalizza sull’importanza della Champions League. «Ho l’impressione che la Champions non è più la competizone di Sarri, ma dei giocatori. Sono loro che – gestiti da Sarri – vanno a fare il loro torneo, giocando però come credono loro. Stimo moltissimo Maurizio. Trovo che sia una persona diversa, fuori dai cliché, ma lo sento in difficoltà e mi spiace per lui, mi spiace molto. Spero che alla fine, spinto anche dalla volontà de giocatori che in Champions devono dare il meglio di se stessi, la questione di risolva».