Andrea Agnelli ha riliasciato una lunga e interessante intervista nella giornata odierna. Ecco che cosa ha detto il patron della Juventus.
Andrea Agnelli ha rilasciato un’interessante intervista ai microfoni di ‘Radio 24’. Tanti i temi toccati, tra cui quello dell’allarme coronavirus che sta rallentando il campionato: “Ora conta soprattutto la tutela della salute pubblica. C’è un dialogo tra le parti, ma noi appoggeremo qualsiasi decisione che sarà assunta nell’interesse principale. L’interruzione del sistema calcio è comunque difficile, anche perché c’è un calendario intasato. Giocare altrove? Organizzare una partita come Juventus Inter in un altro stadio è molto difficile. Giocare senza spettatori non è bello, ma la soluzione porte chiuse penso sia la più plausibile“.
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Il patron ha espresso dei giudizi sulla stagione: “Abbiamo sbagliato la Supercoppa, ma una partita non si giudica da una stagione. Possibilità di allungare nell’ultimo mese e mezzo? Io ho sempre valutato l’annata nel suo complesso. Stupido pensare di poter vincere lo scudetto al febbraio”
Due battute anche su Allegri e la guida tecnica: “Con Allegri c’è un rapporto di stima e di amicizia. Alcune situazioni ci hanno portato a fare un cambio nella guida tecnica. Io comunque trovo molto fuori luogo le critiche a Sarri. Conte? Lui è una bandiera della Juventus. Anche con lui i rapporti sono cordiali. Stiamo comunque parlando di un professionista. Guardiola? Difficile non pensare a lui, ma l’allenatore spagnolo è molto felice dov’è. In questo momento non c’è la tentazione di andarlo a prendere. Siamo felici con Sarri“. Agnelli si è anche soffermato sugli obiettivi: “Il nostro obiettivo è vincere la Champions. Dire bisogna vincere è diverso da dire che è un obiettivo. Scudetto? Della Lazio temo la spensieratezza. Vedremo dove saranno a marzo e ad aprile. Inzaghi? Simone, come Filippo, lo conosco da trent’anni. Mi piace come allenatore e sta facendo grandi cose“.
Il patron dei bianconeri ha parlato anche delle frasi di Commisso dopo il match con la Fiorentina: “”Mi hanno fatto piacere, perché ha fatto capire a Sarri cosa significa essere da Juventus. Una battuta fatta l’altro ieri, passata inosservata: se il rigore dato alla SPAL fosse stato dato a noi sarebbe scoppiato un caso”. Sul Var invece: “Io ero favorevole prima, lo sono oggi, lo sarò domani. Per me il tema è quello di ridurre il margine d’errore da un servizio. L’arbitro è un servizio del calcio“. Infine due battute sul futuro: “Noi abbiamo al consapevolezza che il piano presentato agli investitori sia la strada da proseguire. Sapevamo fosse un anno di trasformazione, per incrementare i ricavi e rafforzare patrimonialmente la società sarebbe stato un anno di transizione. Ho altresì l’idea di avere una squadra fuori dal campo con Ricci, Re, Paratici e in campo con la scelta di Sarri che sono le persone che possono andare avanti nei prossimi anni“.
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