La Serie A prova a ripartire, nonostante l’emergenza per il Coronavirus. E lo fa a porte chiuse. Ma quale danno economico porteranno queste?
La Serie A è pronta a ricominciare. Nella giornata di domani si giocheranno le partite rinviate la scorsa settimana. Il tutto, a causa dell’emergenza sanitaria per il Coronavirus, però avverrà a porte chiuse. E la discussione non può non spostarsi sul danno economico che potranno causare queste ultime. A parlarne e a dare alcuni dati è stato ‘Calcio e Finanza’.
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Serie A, danno economico per le partite a porte chiuse
Bisognerà partire da due presupposti: il rimborso di abbonamenti e biglietti e lo slittamento delle prossime giornate. Sulla base di ciò e delle decisioni del Governo diventa chiaro che tutte le squadre di Serie A giocheranno almeno una partita a porte chiuse nel prossimo mese. Questo quindi potrebbe portare a una perdita complessiva e a un mancato incasso di circa 30 milioni di euro tra campionato e coppe.
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La squadra più colpita sarà senza alcun dubbio proprio la Juventus. Secondo le stime, la società bianconera perderà circa 12,3 milioni di euro, rappresentando così il 43% di tutti i club di Serie A. Subito dietro il Milan (circa 3,4 milioni, pari al 12%) e l’Inter (2,7 milioni di euro, 10%). Danno importante anche per il Lecce, che salterà la gara casalinga proprio contro i rossoneri, che avrebbe sicuramente portato molta gente al Via del Mare. In tutto questo non vanno dimenticate le partite di Coppa, in cui Juventus, Roma e Inter avrebbero senza alcun dubbio avuto un ottimo ritorno economico. Insomma, il Coronavirus colpisce anche le casse delle società calcistiche. Ma questo è il sacrificio questo in tempo di emergenza sanitaria.