Cinquantanove anni fa il derby d’Italia fu sospeso per troppo pubblico e scatenò immense polemiche. Juve-Inter fu rigiocata a torneo già concluso.
Il 16 aprile 1961 rimase alla storia come una delle tante Juve-Inter infuocate. I nerazzurri, guidati da Helenio Herrera, si presentano a Torinocon -4 in classifica. Vincendo, però, avrebbero riaperto il campionato. I bianconeri in caso di vittoria, si sarebbero avvicinati in maniera molto significativa al titolo. La storia è raccontata oggi dalla Gazzetta dello Sport. il pubblico di fede juventuna gremì in modo massiccio il vecchio Comunale per assistere al grande evento sportivo. Un numero enorme, che la struttura non poteva in alcun modo contenere. Gli spettatori strabordavano dalle tribune, arrivando ad occupare anche le zone limitrofe del rettangolo di gioco. L’arbitro diede comunque il via al match, salvo sospenderlo verso la mezz’ora a causa delle condizioni logistiche estremamente precarie.
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Juve-Inter, l’epilogo di un campionato vinto
Il Giudice Sportivo inzialmente assegnò lo 0-2 a tavolino ai nerazzurri per la gioia di Angelo Moratti. Agnelli, però, non rimase mica a guardare e portò avanti i propri ricorsi nelle sedi competenti. L’esito fu imprevedibile perché a giugno fu accettato il ricorso del club e si decise così per la ripetizione del match. Juve-Inter fu rigiocata il 10 giugno con i bianconeri già matematicamente Campioni d’Italia. Per l’occasione il presidente interista, infuriato per la decisione della giustizia sportiva, decide di mandare in campo la formazione Primavera. Tra i giovanissimi schierati in campo c’era anche un giovanissimo Sandro Mazzola.