Il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, bacchetta la Figc: «Non è sufficiente il protocollo e la ripresa della Serie A non è sicura per niente».
Vincenzo Spadafora, Ministro per lo sport, va dritto come un treno e non si ferma mai. Nonostante le parole del premier Conte, lui continua dritto la personale battaglia alla Figc e al calcio. «Lo sport non è solo il calcio – ha detto -. E il calcio non è solo la Serie A. Incontrerò il comitato tecnico scientifico per i protocolli da approvare a tutti gli sport, compresi i piccoli centri e le palestre. Lavorerò affinché tutte le realtà sportive possano riaprire in sicurezza. Il mio interesse è che tutto lo sport, compreso il calcio, possa ricominciare». Le parole del massimo esponente del governo per ciò che concerne lo Sport frenano subito gli entusiasmi dopo la parziale apertura del premier. «Con Gravina ho un ottimo rapporto, ma poi se andiamo a vedere nel dettaglio delle leghe, non credo che la Serie A sia incline ad accettare la sospensione del campionato da parte del Governo. Tutt’altro, e lo dico dalle pressioni che riceviamo costantemente. Rispetto e sostengo il calcio, ma poco fa anche il mio omologo spagnolo ha detto che non sa se ripartiranno, l’Olanda ha già chiuso…».
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Spadafora bacchetta il calcio italiano
Ospite della trasmissione televisiva “Che tempo che fa” su Rai2, ha precisato le parole del Primo ministro Giuseppe Conte. «Dovremo ancora attendere per la ripresa degli allenamenti degli sport di squadra – ha detto -. Il 18 maggio? Vedremo se ci saranno le condizioni, vogliamo ripartire in sicurezza. Non voglio penalizzare il calcio, ma serve una ripresa graduale. La Figc ha presentato un protocollo e il comitato tecnico scientifico ha detto che non è ancora sufficiente. Servono approfondimenti necessari, solo dopo la conclusione di quegli accertamenti potremo dire se il campionato riprenderà o meno».