Il direttore sportivo laziale ha pubblicamente esposto la sua indignazione sull’attuale decreto governativo che renderebbe possibile la ripresa degli allenamenti solo il 18 maggio. Ecco le parole di Tare: “Tutti siamo rimasti sorpresi, il 4 maggio doveva essere il momento di ripartenza per tutti e invece non è così. La sensazione, dopo le decisioni prese ieri sera, è quella di essere discriminati. Il ministro Spadafora dice di voler pensare alla salute dei calciatori, ma poi li fanno correre nei parchi, in mezzo alle persone, e non nei centri sportivi…”.
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Tare contro il decreto: La Juventus e l’Inter devono prendere posizione
Tare ha poi continuato, sottolineando che l’attività calcistica è ormai ferma da troppo tempo, ecco le sue parole: “Ormai l’attività è ferma da due mesi. Non so quale sia lo scopo di Spadafora, ma certamente non è quello di aiutare il calcio. Noi siamo consapevoli della situazione, ma così non va bene. Il calcio è un fattore sociale importantissimo per il paese. La nostra volontà è quella di concludere il campionato nel rispetto delle regole, non di riaprire gli stadi”. Secondo Tare sarebbe opportuno che due società importanti come Juventus e Inter e, attuali rivali per la testa della classifica del campionato di Serie, dovrebbero farsi sentire: “In Germania tutti hanno preso una posizione netta per la ripresa, perché di mezzo c’è la continuità del calcio. Questo, a maggior ragione, dovrebbe valere anche in Italia. Non riesco a capire perché squadre come Juventus e Inter non prendano posizione in merito”.
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