Il presidente della Figc Gabriele Gravina è tornato a parlare sulla questione del protocollo. Queste le sue dichiarazioni.
Il presidente della Figc Gabriele Gravina è tornato sull’argomento della ripartenza del campionato di Serie A, soffermandosi soprattutto sulla tanto discussa questione del protocollo. Queste le sue parole, rilasciate ai microfoni della Rai: “Stiamo cercando di trovare degli aggiustamenti e dei punti di incontro per risolvere qualche piccolo ostacolo all’applicazione del protocollo. C’è una difficoltà oggettiva. Il riferimento è all’impossibilità di reperire strutture recettive disponibili per i ritiri. Quindi dobbiamo consentire, condividendo il percorso con Spadafora e Speranza, una piccola variazione al protocollo che possa consentire di continuare ad allenarsi, trasformando gli allenamenti da individuali a collettivi“.
Gravina, ecco il suo pensiero sul protocollo
Il numero della Federazione si è concesso due battute anche sulla questione della quarantena: “Quello che ci preoccupa, e lo abbiamo rappresentato al ministro Spadafora trovando accoglienza e considerazione, è il tema della quarantena obbligatoria per tutta la squadra in caso di un nuovo positivo. È un problema che stiamo affrontando con determinazione e prudenza per evitare che si possa generare tensione e si possa bloccare in maniera definitiva la partenza del campionato. La responsabilità dei medici? L’Inail già oggi con una sua circolare ha chiarito che c’è responsabilità solo in caso di dolo o colpa grave. Siamo sereni sotto questo punto di vista“. Infine Gravina non esclude a priori l’ipotesi play off: “L’idea non è accantonata, anche perché dobbiamo farci trovare pronti a qualsiasi possibilità. Adesso il 13 giugno potrebbe riprendersi con un calendario ricco di impegni. Noi però dobbiamo essere pronti a tutto dunque valutiamo anche modalità diverse come i play off”.