La Serie A è sempre al lavoro per la ripartenza. Le ultime indiscrezioni riguardano i possibili orari della partite: ecco quali potrebbero essere.
‘Linee guida per la ripresa del campionato’. Questo è il titolo del documento, lungo 36 pagine, attorno a cui ruoterà la ripartenza del campionato e su cui oggi le società dovrebbero di nuovo confrontarsi. La bozza potrebbe subire modifiche e integrazioni, ma contiene già delle indicazioni molto importanti. Come sottolineato da ‘La Gazzetta dello Sport’, il tutto consiste in disposizioni particolareggiate, con riferimenti ai diversi ambienti e alle differenti categorie di soggetti coinvolti che potranno essere al massimo 300, 100 per ognuna delle tre aree individuate: tecnica, spalti ed esterno stadio. Le categorie di cui si fa menzione nel documento sono: squadra, raccattapalle, delegato Lega, delegati procura federale e anti doping, fotografi, paramedici, personale di pulizia, addetti alla manutenzione campo, steward sicurezza, operatori tv, polizia, pompieri, operatori stadio, giornalisti.
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Serie A, ecco tutte le linee guida per ricominciare
Nel capitolo ‘Requisiti per il ripristino dell’attività di gara allo stadio’ vengono trascritte tutte le disposizioni per il gruppo squadra, con un principio alla base: i giocatori e i membri dello staff, regolarmente controllati, devono essere tenuti a distanza dagli altri soggetti coinvolti, e che ovviamente non vengono controllati dai club. La domanda più importante è però a che ora si potrebbe giocare? Non alle 15, orario che nel protocollo compare come indicativo. Nel tentativo di ovviare al gran caldo estivo gli orari individuati sarebbero quelli delle 16:30, ma solo nel weekend, delle 18:45 e delle 21. Per quel che riguarda gli spostamenti invece, i giocatori salirebbero su autobus disinfettati, indossando mascherine. Inoltre si raccomanderebbero bottiglie personalizzate, separatori tra i lettini per massaggi, niente stanze del ghiaccio o idromassaggiom e possibilmente una doppia sala anti doping.
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Una parte importante del documento è quella riguardante gli arbitri. A pagina 34 si legge: i giocatori “non potranno più protestare nei confronti degli ufficiali di gara e non potranno avvicinarsi per alcuna ragione a meno di 1,5 metri di distanza“. Nessuno potrà entrare nella stanza degli arbitri, gli orologi della goal-line technology al loro polso saranno disinfettati e in più saranno ridotte al minimo le presenze in sala VAR. Per i media chiuse sala stampa e mix zone, interviste a 1,5 metri di distanza per i licenziatari tv: ogni addetto alla produzione dovrà compilare un questionario di autocertificazione. Presenti un fotografo ufficiale per squadra e due match-analyst per club. Insomma, regole a dir poco ferree.