Leonardo Bonucci è una colonna della Juventus ormai da molti anni. Per il difensore centrale bianconero la lunga permanenza a Torino è stata inframezzata da una stagione con la maglia del Milan.
Ora Bonucci insieme ai suoi compagni ripartirà proprio dalla sfida di Coppa Italia tra la sua Juventus e il suo ex Milan. Sarà la prima partita giocata nel nostro paese dopo la lunga pausa a causa del Coronavirus. Il giocatore bianconero ha concesso una intervista alla Gazzetta dello Sport nella quale, tra i tanti argomenti, ha parlato di questo periodo di lockdown
«Mi mancava lo spogliatoio, allenarmi con i compagni, cercare di vincere anche nelle partitelle. Il calcio è uno sport collettivo e un luogo di rapporti umani» ha detto il giocatore juventino. «Penso sia stato giusto riprendere, il calcio, specie in Italia, è importante. Certo, ci mancheranno i tifosi. Ma per gli italiani anche solo vedere in tv la propria squadra del cuore può dare sollievo, può trasferirti la sensazione che presto si ritornerà a vivere una vita normale» ha detto il numero 19.
Bonucci sa che la Lazio è un’avversaria pericolosa per lo scudetto: «In questo campionato ci ha tolto un trofeo, è una bella squadra, Inzaghi è un grande allenatore. Ma adesso, dopo questa inattività, è difficile fare previsioni. Magari chi era in forma prima della pausa ora non lo è più, o viceversa. Sarà bello, entusiasmante».
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Juventus, Bonucci e il passaggio al Milan
Bonucci racconta anche del suo trasferimento in rossonero. «C’erano stati screzi e io, alla fine, specie dopo la sconfitta in Champions, ho preso una decisione poco lucida. Però devo dire che quella scelta, che certo mi ha condizionato la carriera, mi ha migliorato come uomo. Quei mesi al Milan mi hanno consentito di guardarmi dentro e capire che il mio posto era nella Juventus, in questa che sento come la mia famiglia. Ho conosciuto al Milan persone belle, prima tra queste Rino Gattuso. È stato un anno difficile. Ma non inutile. Al termine del quale sono stato molto contento di tornare a casa». ha detto il giocatore.
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