Analisi del match tra Juventus e Torino: all’Allianz Stadium finisce 4-1 per gli uomini di Maurizio Sarri, che consolidano la leadership in testa alla classifica. Ma il passivo è troppo pesante per gli uomini di Longo, che hanno onorato la gara e avrebbero meritato qualcosa in più.
Tre punti fondamentali per la corsa scudetto della Juventus, che batte per 3-1 il Torino nell’anticipo della trentesima giornata del campionato di Serie A. Tuttavia, per gli uomini di Maurizio Sarri non è stato affatto facile avere la meglio dei “cugini” granata, che sono rimasti a lungo in partita, sfiorando addirittura il pareggio ad inizio ripresa. Ci hanno pensato, come spesso succede in queste circostanze, i campioni della squadra bianconera a fare la differenza. L’inizio di partita della Juve è stato dirompente: pronti-via e Dybala trova il goal con una magistrale firma d’autore, dopo una scambio in velocità con Cuadrado. Prima Ronaldo, e poi Bernardeschi, provano ad impensierire Sirigu: preludio al raddoppio bianconero, che porta la firma di Juan Cuadrado, su suggerimento del solito Cristiano Ronaldo. Ma il Toro non ci sta e sul finire del primo tempo reagisce.
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Juventus-Torino 4-1, l’analisi del match
Belotti al 48′ sigla il rigore per fallo di mani di De Ligt e riapre la gara. Ancora il Gallo si rende pericoloso ad inizio ripresa, ma viene fermato per off-side. La Juve sembra accusare la stanchezza, i granata ci credono. Prima Bremer da lontano, poi Verdi, mettono paura a Buffon. Nel momento di maggior difficoltà dei bianconeri, però, è Cr7 a prendersi la squadra sulle spalle, con una punizione magistrale che si infila lì dove Sirigu non può proprio arrivare. Le squadre si allungano e nel finale la Juve trova il quarto goal, che ci appare forse eccessivo visto l’orgogliosa prova dei granata.
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