Lo specialista dei derby è Claudio Marchisio :«Giocai il primo a 7 anni, nell’ultimo mi scaldai senza entrare. Mio padre mi diceva: i granata sono tosti».
Claudio Marchisio, il prinicipino, ha la Juventus nel cuore. Ha trascorso tutta la sua vita con il bianconero addosso senza andare mai oltre le righe. I tifosi lo amano e amano il suo impegno nel sociale. Stamattina su Gazzetta dello Sport ha rilasciato un’intervista in vista del derby della Mole. Juventus-Torino per lui è la sua città contro. «Avevo 7 anni – racconta – giocavamo al Cit Turin ed era la mia prima partita contro una squadra importante. Ero emozionatissimo, anche perché in tribuna c’era l’ex giocatore della Juve Nené. Finì 4-1 con 3 gol miei. Invece due anni fa all’Olimpico Allegri mi fece scaldare tutto il secondo tempo ma non entrai: ci rimasi male, come chiunque al posto mio».
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Marchisio avvisa la Juventus: occhio a Belotti
Marchisio sa bene da chi guardarsi. ««Belotti e Izzo incarnano lo spirito Toro, devono dare la spinta al gruppo per rialzarsi e finire il campionato in maniera diversa. Più difficile fare un nome per la Juve, dove difesa e attacco stanno facendo bene. Dybala non mi sorprende e Douglas Costa può spaccare il match. La Juve è classe ed eleganza, il Toro ha grande carattere e non molla mai».