Sarri: «Se resto alla Juve? Certo, ho un contratto». Poi la “grattatatina”

Maurizio Sarri, dopo la vittoria che ha portato la Juventus a +8 sull’Inter, risponde in modo scaramantico alla domanda sulla vittoria dello scudetto.

Maurizio Sarri, Juventus (Getty Image)
Maurizio Sarri, Juventus (Getty Images)

Maurizio Sarri è un uomo scaramantico e la parola scudetto, finché non verrà conquistata, non vuole pronunciarla. In conferenza stampa non riesce a nascondere la sua scaramanzia e alla domanda sul tricolore, ecco il famoso gesto. Il marchio di fabbrica risaputo del tecnico bianconero è la “grattatina” che scaccia influssi negativi. «Anche quando fai palo manca poco per fare gol – dice -. Mercoledì giochiamo a Udine e dobbiamo andare a fare punti, stop. In questo momento sembra poco fare punti e invece è una faticaccia assurda. Lo scudetto lo vinci quando è aritmetico, quindi ora ci mancano ancora quattro punti e speriamo di farli il prima possibile». C’è spazio per domandargli della scelta iniziale di Higuain. «Ieri Paulo si era bloccato con la schiena in allenamento. Avevamo deciso di fargli fare solo uno spezzone di gara. Poi durante il riscaldamento si è fermato con la schiena anche il Pipita e abbiamo scelto Dybala che già in mattinata aveva fatto terapie».

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Sarri e la sua permanenza alla Juventus

Fabio Paratici, Direttore Sportivo della Juventus (Getty Images)

Uno dei trend topic delle ultime settimane è l’esonero di Sarri in caso di eliminazione dalla Champions League. «Se resto? Per forza, ho un contratto» così ha poi risposto ai microfoni di Sky sul suo futuro. Questo dopo le parole di Paratici che nel prepartita di Juventus-Lazio (poi finita 2-1) aveva chiosato: «Senz’altro» alla domanda se il tecnico toscano sarà l’allenatore della Vecchia Signora anche nella prossima stagione.

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