Prandelli, chi si rivede: «Pirlo alla Juventus? Non sapevo volesse allenare»

L’ex ct della Nazionale, Cesare Prandelli, parla dell’investitura di Pirlo quale nuovo allenatore della Juventus: «Predestinato: ha inventato un ruolo e penso voglia proporre calcio di qualità».

Cesare Prandelli
Cesare Prandelli (Getty Images)

Lunga intervista questa mattina sul Corriere dello Sport a Cesare Prandelli, ex ct della Nazionale che venne eliminata in malo modo ai Mondiali del 2014 in Brasile. Con la Juventus, però, vinse scudetti e Coppa Campioni da calciatore. Stamattina si espone sulla nomina del nuovo tecnico. «Pirlo allenatore della Juventus? No, non me lo aspettavo – dice -. Anche perché non avevo mai sentito Andrea tirare fuori un fiato sul fatto di voler fare questo mestiere».

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Prandelli sulla nomina di Andrea Pirlo

Juventus
Andrea Pirlo, allenatore della Juventus (Getty Images)

Prandelli va subito al cuore dell’argomento. «Io sono convinto che esistano predestinati in ogni campo e Pirlo è uno di questi – evidenzia -. Ovviamente avrà bisogno di aiuto, sotto forma di energia e di sostegno. Non credo proprio che alla Juventus dall’oggi al domani qualcuno sia impazzito. Se la società accreditata da tutti di serietà e capacità di programmazione prende una decisione così, affidarsi a un allenatore all’esordio, significa che hanno scelto l’uomo. Lo conoscono a fondo, hanno abitato nella sua stessa casa per anni, hanno parlato di calcio con lui. Li ha convinti con le idee. In questi casi, predestinato uguale strada spianata». C’è spazio anche per un commento su Sarri. «Bisogna capire se Maurizio sia stato coinvolto in un progetto tecnico. Ha sempre avuto mezzali che andavano in profondità senza palla, in questa Juve tutti volevano la palla addosso. Non ha scelto lui i giocatori, penso. Vediamo se Pirlo sarà più fortunato. I predestinati si riconoscono anche dalla buona sorte».

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