Pirlo sembra essersi già calato perfettamente nella parte. A differenza di Sarri dà del tu ai campioni ed è in simbiosi perfetta con la proprietà bianconera.
L’allenatore ha subito cambiato rotta rispetto al passat. Colloqui individuali con i giocatori e niente moduli fissi. Il segreto? L’essere “organico”all’ambiente. Questo è Andrea Pirlo che con grande naturalezza si è calato nel mondo Juventus così come lo fece da calciatore. L’investitura di Agnelli, del resto fu laconica. «Andrea non ha bisogno di sapere cos’è la Juventus, perché la conosce già» disse il giorno della presentazione. E l’allenatore è partito dalla cancellazione del Sarrismo. Non un atto voluto, ma naturale.
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Pirlo al centro del progetto Juventus
Pirlo in primis ha affrontato la questione Cristiano Ronaldo. Rispetto a Sarri che si era tuffato in Costa Smeralda per parlare con lui, ha avuto un approccio diverso. Ha manifestato dall’inizio la volontà di far ruotare tutto il sistema attorno al suo fenomeno e la sintonia sembra essere piuttosto oliata. Secondo la Gazzetta dello Sport, inoltre, ha usato i primi giorni per gonfiare la sua juventinità. Come vice, ad esempio, ha abbracciato una vecchia gloria bianconera come Igor Tudor. Il sostegno incondizionato dei senatori è il lasciapassare migliore per affrontare questa nuova avventura senza il rischio che, in caso di difficoltà, qualcuno abbandoni di nuovo la nave.