Il governatore Cirio ha parlato della riapertura dello stadio della Juventus. Un tutto rimandato ad ottobre per il momento ma con alcune certezze:
Il governatore Cirio ha parlato della possibilità di riaprire l’Allianz Stadium, lo stadio di casa dei bianconeri. Un tutto rimandato ad ottobre, per il momento, ma con alcune importanti certezze. L’ultimo decreto del presidente Conte non aveva lasciato buona speranza per la possibile riapertura al pubblico, nonostante il piano sicurezza stilato dai bianconeri e approvato dalla stessa regione Piemonte. In un sondaggio Tuttosport è riuscito ad intervistare il presidente Alberto Cirio, ecco le sue parole:
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Juventus, Cirio: “Vi dico come ripartirà lo Stadium…”
T: “Presidente perché il Governo ha scelto di prendere del tempo prima di aprire gli stadi?
C: “Ho sentito le valutazioni del Presidente Conte, che sono difformi da quelle che aveva espresso il Ministro Spadafora. Non è la prima volta che assistiamo ad una diversità di linea di condotta. Ma ho anche constatato che c’era disunione tra le società di calcio: non tutti erano pronti come la Juventus. Ho parlato con il presidente Agnelli i primi giorni di agosto, dopo il decreto di inizio mese, e i nostri uffici hanno lavorato alacremente e prodotto un dossier ben fatto. Lo abbiamo trasmesso a Roma. Non tutte le altre società d’Italia hanno dimostrato pari vivacità”.
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T: “I punti di forza del piano sicurezza che avete preparato, quali sono?”
C: “Innanzitutto la serietà della società. Ora si tratta di declinare questo presidio per garantire la sicurezza e l’osservanza delle norme anti-contagio. Stiamo parlando di uno stadio da 40mila persone in cui metti neanche 8mila tifosi. Il numero esatto è di 8.500 unità, ma sono considerati i calciatori, lo staff, i giornalisti. Dunque si scende a 7.500 tifosi circa. Il nostro piano prevede l’ingresso scaglionato. Tutti gli ingressi dello Stadium divisi per 7mila persone: vuol dire neanche mille persone a gate. Capite perché dico che è più facile che si crei assembramento in un supermercato?”
T: “Dunque ora che succederà?”
C: “Fino al 7 di ottobre dovrebbe esserci il blocco. Ma io attendo ancora di sapere le valutazioni del Cts nazionale: mi daranno una valutazione di rischio che nulla ha a che fare con il decreto di Conte. Poi lo Stadio non lo si aprirà lo stesso, perché il Dpcm non lo prevede, ma ci faremo trovare pronti per dopo il 7 ottobre”.