Piero Calabrò, ex magistrato che ora collabora con la FIGC, ha parlato del possibile ribaltamento della sentenza su Juventus-Napoli.
Nella guerra fredda scoppiata tra Agnelli e De Laurentiis c’è chi se la ride da Milano pregustando di restare fino alla fine in vetta alla classifica. Ad ogni modo, la battaglia legale tra i partenopei e la Lega non è che alla prima battuta ed è destinata ad animare l’intero campionato di Serie A. Juventus-Napoli fa discutere, tanto che hanno litigato anche il Governo e il mondo del calcio. La politica preme. L’idea che il parere di una Asl possa essere ignorata dal pallone non piace, pertanto si è innescata una battaglia tra due mondi che ultimamente convivono male.
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Juventus-Napoli, il parere di Calabrò
«Le sentenze sono tutte ribaltabili, purtroppo il diritto può essere tirato a destra e a manca. A mio parere è giusta, perché viene mantenuta nell’ambito unico ed esclusivo del diritto sportivo. Mastrandrea lo premette subito e fa bene, dicendo che decide solo sulla base delle norme federali. Se il Tribunale d’appello federale si mantenesse negli ambiti dello sport non dovrebbe essere ribaltata». Lo sostiene Piero Calabrò. Si tratta di un ex magistrato che ora collabora con la FIGC. Fa chiaro riferimento a Juventus-Napoli con gli azzurri che vogliono sovvertire il verdetto del Giudice Sportivo. L’avvocato Cesare Di Cintio aggiunge: «Io partirei dal cercare di dimostrare che anche le precedenti comunicazioni che sono giunte dall’Asl fossero precettive del divieto di trasferta – le sue parole a Tuttosport –. Oppure dimostrare che la domenica alle 14.13 era ancora possibile organizzare la trasferta».