Pirlo e la tattica della Juventus. Poco leggibile, ma sempre all’assalto

Andrea Pirlo vuole una squadra iper offensia che rischia molto dietro. A Kiev cinque calciatori in attacco ed esterni che fungono da ali.

JuventusQuella offerta dalla Juventus contro la Dinamo Kiev è stata una prestazione convincente. Forse la prima dopo quella con la Sampdoria all’esordio. Il problema è che sono vittorie arrivate contro compagini troppo performanti. È ancora troppo presto per giudicare il lavoro del nuovo allenatore Andrea Pirlo. Nel 2-0 agli ucraini sono tuttavia arrivate indicazioni importanti sulle intenzioni dell’erede di Sarri. Questo sia in termini di interpreti che soprattutto a livello tattico. Pirlo ha di fatto messo in pratica le idee sul modulo e portato cinque uomini ad offendere. Lo ha fatto riportando ogni interprete nel proprio ruolo naturale. O quasi…

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Pirlo e il suo credo

Andrea Pirlo, allenatore della Juventus (Getty Images)

Pirlo punta molto su Cuadrado e chi poi giocherà a sinistra. Dagli esterni comincia la percussione offensiva. A destra il colombiano si sobbarca il doppio lavoro nel quale è unico, pressando alto, proponendo cross e ricevendo appoggi dai compagni. Il colombiano era uno dei registi mascherati anche di Allegri e Sarri. La Gazzetta dello sport parla di una squadra sempre padrona del proprio destino in campo. Una Juventus, insomma, capace d’imporre il proprio gioco con il pressing alto e il recupero veloce del pallone. Questo il mantra che Andrea Pirlo ha provato ad inculcare alla Juventus nel corso della breve preparazione estiva. E che, soprattutto, sta cercando di imporre nelle gare ufficiali di campionato e Champions League.

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