Zinedine Zidane ad un passo dall’esonero con il Real Madrid dopo il ko con lo Shakhtar. Raul è il suo successore, ora Zizou guarda alla Juventus.
Sempre con tempi diversi. Sempre nei momenti sbagliati. La Juventus e Zinedine Zidane si amano, si cercano, si rincorrono, ma non riscono mai a ritrovarsi. Vent’anni dopo sarebbe stata un’unione fisiologica, quasi ideologica, ma ancora una volta gli incastri non sono stati quelli corretti. La sconfitta casalinga del Real Madrid contro lo Shakhtar pieno di positivi al Covid, ha minato del tutto la panchina di Zizou. Il primo tempo di ieri dei blancos è stato qualcosa di straordinario. Tutti assenti, tutti altrove, tutti sballati, fumati, disinteressati e maledettamente disorganizzati. Antimateria. Tutti, compreso il tecnico francese che ha creduto di poter gestire lo Shakhtar lasciando in panchina Benzema, Vinicius e Kroos. Risultato? 0-3 a fine primo tempo. Troppo, anche per la dirigenza che ha già allertato Raul.
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Zidane verso l’esonero
Ricordate? Quando la Juventus perse a Madrid contro l’Atletico Massimiliano Allegri fu vicino ad essere cacciato. Il sostituto doveva essere Zidane. Agnelli tergiversò e Perez lo riportò al Bernabeu. Era quello il momento giusto per dare senso all’amore tra le parti. Adesso, con Raul che presto si accomoderà sulla sua panchina, Zizou torna a guardare a cosa succede a Torino. I bianconeri però hanno voltato pagina e iniziato un nuovo progetto tecnico con i giovani. Piro ne è la guida tecnica e difficilmente i vertici si faranno ammaliare dagli occhi dolci di chi, però, un giorno o l’altro diventerà l’allenatore della Juventus.