Federico Chiesa è tornato sulle polemiche scatenata dal presidente della Fiorentina Rocco Commisso nel giorno del suo trasferimento alla Juventus.
Tutti quanti ricordano le parole del presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, dopo aver ratificato il trasferimento di Federico Chiesa alla Juventus. Attaccò frontalmente il suo ex pupillo e mostrò un po’ di fastidio nei confronti della Vecchia Signora. Era l’ultimo giorno di mercato e l’italo-americano si esprimeva così. «Sono deluso per come si è comportato Federico, non mi ha chiamato e non è venuto nemmeno a salutarmi. Abbiamo dovuto mandare i documenti a Coverciano per le firme (il giorno del passaggio ai bianconeri) perché lui non voleva venire al centro sportivo. Il padre Enrico mi ha mandato un messaggio, ma non lui. Diciamo che un povero immigrato dall’America come me ha dovuto finanziare gli Agnelli visto che i soldi arriveranno in cinque anni».
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La risposta di Chiesa a Commisso
Nel corso della presentazione odierna, Federico Chiesa ha preferito dribblare le polemiche. Ha usato altresì quella classe e quell’eleganza che si rifanno allo stile Juventus. «Avrei voluto fare questa conferenza 20 giorni fa – ha detto – Ma oggi voglio ringraziare la Fiorentina, Firenze, i presidenti Della Valle e Commisso e i tifosi viola che mi hanno supportato sempre». Sulla questione viola Federico (insultato via social) fa il difensore, più che l’ala. «Non voglio fare nessuna polemica, chi ha offeso mio fratello non è un tifoso della Fiorentina o del calcio, ma solo gente che usa i social per invidia o questioni personali».