L’analisi di Lazio-Juve, vittoria che permette momentaneamente ai bianconeri di portarsi a meno uno dal Milan capolista
Analisi Lazio Juventus/ All’Olimpico di Roma i bianconeri erano alla caccia del terzo successo consecutivo, che li avrebbe potuto proiettare a un punto dal Milan capolista. E invece, Ronaldo e compagni non vanno oltre un 1-1, che certifica da un lato i progressi della squadra, ma che evidenzia in maniera problematica il periodo no di Paulo Dybala, sempre più un corpo estraneo a questa squadra. L’ingresso in campo dell’argentino ha di fatto contribuito al forcing finale biancoceleste: il numero 10 ha perso una palla sanguinosa, quando mancavano ormai pochi secondi al fischio finale della gara, spalancando le porte all’ultima azione biancoceleste, capitalizzata al massimo da Caicedo.
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E pensare che la partita si era messa subito in discesa per gli ospiti, con Cristiano Ronaldo che da pochi passi spediva in rete una cordiale assistenza di Juan Cuadrado. Ancora il portoghese al 45′ è andato a un passo dal raddoppio, con un fendente al limite dell’area di rigore intercettata soltanto dalla traversa. Il lusitano ci prova ancora allo scadere su punizione, ma Reina è bravo a dirgli di no.
Lazio Juventus, l’analisi della gara
Il canovaccio della gara non cambia nella ripresa, con la Juve che fa la partita e la Lazio che si affida a sporadiche ripartenze. Morata e Kulusevski in campo aperto sono devastanti, ma non riescono a concretizzare quanto di buono fatto vedere in fase di preparazione. La partita si trascina stancamente alle battute conclusive, quando succede l’imponderabile: Dybala, subentrato al posto di un acciaccato Cr7, perde in maniera scialba un pallone in uscita, sul quale è bravo ad avventarsi Correa. Il Tucu serve in area Caicedo, che è bravo ad intercettare tutti e a depositare in rete l’1-1: due punti buttati per la Juve, gli ennesimi di questo inizio di stagione.
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