Protocollo più duro per la Serie A. Tamponi “centralizzati” e niente isolamento a casa, ma chi gestirà i risultati dei test effettuati?
La Gazzetta dello Sport questa mattina ha pubblicato un interessante articolo su come il protocollo adottato dalla Serie A diventerà più stringente e duro. Il tutto affinché il campionato venga concluso senza troppi intoppi e con tamponi ricorrenti. «Abbiamo deciso, come Lega Serie A – ha detto Paolo Dal Pino a “La politica nel pallone” su Radio 1 – di dare mandato alla Federazione medici sportivi italiani di darci un’autoregolamentazione ancora più severa, e sempre all’interno del protocollo Figc. Credo che ci debba essere un raccordo, non possiamo essere noi come Lega che, ogni mercoledì o domenica, dobbiamo sentire i direttori delle Asl che hanno degli approcci differenti».
LEGGI ANCHE >>> Genoa, cessione in vista. La Juventus pensa ad un esborso importante
Chi processerà i tamponi?
L’interrogativo maggiore riguarda i tamponi “centralizzati”. Che significa? Si individua una struttura che gestisce il percorso dei test di tutte le squadre: prelievo, trasporto, custodia, analisi, conservazione. Resta tuttavia da verificare chi gestirà tali risultati. L’esame pre partita viene posticipato a 24-36 ore dalla gara. i risultati devono essere comunicati almeno sei ore prima del fischio di inizio. Infine, i tamponi antigenici rapidi non possono essere usati in sostituzione di quelli molecolari, ma solo in forma aggiuntiva.