Andrea Pirlo non ha gradito come Chiesa e Kulusevski sono entrati in campo nella ripresa. L’esempio per tutti deve essere Alvaro Morata.
Andrea Pirlo non sta guardando in faccia a nessuno. Juventus-Ferencvaros non gli è piaciuta e lo ha detto chiaramente a caldo nel post-partita. In conferenza stampa, però, ha aggiunto altri dettagli sui singoli calciatori. «Mi aspettavo di più da Kulusevski e Chiesa – ha evidenziato in conferenza stampa senza girarci intorno -. La palla andava fatta viaggiare più velocemente, così è stato troppo semplice per loro». Un’affermazione che mette a rischio la presenza di entrambi contro il Benevento sabato al Vigorito.
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Pirlo e gli altri singoli
Pirlo poi si focalizza su altro. «Matthijs De Ligt è importantissimo per noi, è un campione in tutto. Lui è un capitano nato, si vedeva all’Ajax – ha detto -. Ci consente di essere aggressivi, di tenere la squadra corta. Arthur? Si è intestardito un po’ a portare troppo la palla, non apriva spesso il campo come volevo io. Ma è un giocatore che sta crescendo anche a livello fisico, non ha demeritato». Chiusura dedicato a Dybala. «Non ha fatto benissimo ma è in crescita, viene da un periodo di inattività e un’infezione che gli ha pesato, è stato sotto antibiotici per settimane. Gli serve tempo, ma deve alzare anche la soglia di lavoro negli allenamenti».