Juventus, Ramsey e Rabiot da incubo: così lo scudetto è utopia

Hellas Verona Juventus ha consegnato una verità ormai tangibile: Ramsey e Rabiot sembrano essere sempre di più corpi avulsi

Calciomercato Juventus
Aaron Ramsey, Juventus (Getty Images)

Juventus Ramsey Rabiot/ Sono tanti i capi d’accusa che potrebbero essere imputati alla Juventus di Andrea Pirlo, autrice di una prestazione assolutamente scialba in quel di Verona che, giunti a questo punto della stagione, potrebbe rivelarsi assolutamente fatale. Al di là delle assenze che sicuramente hanno inficiato, ciò che è balzato all’occhio è la mancanza ( cronica) di un centrocampo all’altezza della situazione, capace di assumersi con decisione e consapevolezza le proprie responsabilità.

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I vari Ramsey e Rabiot sono apparsi assolutamente inadeguati, abulici, lenti, prevedibili nelle loro giocate: il gallese perdeva costantemente almeno un tempo di gioco, rallentando una manovra che già non poteva non prescindere dalle giocate di Cristiano Ronaldo, dai guizzi di Federico Chiesa, e dalle fiammate di Dejan Kulusevski. Il trio offensivo è l’unico a salvarsi nella debacle agonistica e fisica subita in terra scaligera: ma gli scudetti si vincono con una mediana capace non soltanto di fare filtro, ma anche e soprattutto in grado fare gioco. Gli attuali interpreti della zona nevralgica del campo della squadra di Pirlo, non sono in grado di fare adeguatamente nè l’una, nè l’altra cosa.

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Ramsey Rabiot/ Come pretendere un calcio champagne da una squadra il cui centrocampo è assolutamente mediocre? Come fare a ricucire il gap con le big europee con Rabiot e Ramsey a ricucire il gioco? Domande a cui oggettivamente è molto difficile fornire una risposta che non diverga da un laconico “è impossibile”. Presi a parametro zero, l’ex Psg e l’ex Arsenal hanno deluso le attese, non entrando mai a gamba tesa nelle rotazioni di Pirlo, che si è dovuto affidare all’effervescenza fisica ed atletica di Weston McKennie per cercare di sopperire alle lacune strutturali della rosa.

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