Sacchi: «Porto sottovalutato, fatico a giudicare Pirlo»

Arrigo Sacchi sulla Juventus e Andrea Pirlo: «Giudizio sospeso, perché non se avesse fatto richieste o se ha accettato pur di sedersi allo Stadium».

Arrigo Sacchi non è tipo che le manda a dire e senza peli sulla lingue affonda il colpo. «Col Porto è accaduto quello che è successo in tutta la stagione, fatta eccezione per la ripresa contro la Lazio… Sono mancati intensità, gioco corale, capacità di attaccare e difendere in 11. E arrivo a dire, anche se può sembrare assurdo in una partita così importante, le motivazioni. Difficile diversamente spiegare l’incapacità di approfittare della superiorità numerica per 70′ tra tempi regolamentari e supplementari». Una sentenza espressa dalle colonne della Gazzetta dello Sport.

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Sacchi non giudica Pirlo

Arrigo Sacchi

Non si può non esprimere un giudizio su Andrea Pirlo. «Fatico a giudicare Pirlo. Perché non so se ha fatto delle richieste per l’idea che aveva in testa o pur di allenare la Juve ha accettato tutto, col rischio di bruciarsi. Lo scorso anno si è passati da Allegri a Sarri, due tecnici bravissimi, totalmente diversi, mantenendo la stessa squadra. Non è coerente…». Poi un assist di Sacchi ad Agnelli. «Gli consiglio di scegliere un allenatore che abbia una idea di gioco: che voglia proporre un calcio di squadra e offensivo. Poi gli chiariscano quale è il budget a disposizione e seguano le sue indicazioni per acquisti e cessioni. Comprando giocatori che siano affidabili, funzionali a quelle idee, abbiano motivazioni forti. La Juve vince da sempre in Italia ma non in Europa dove si gioca un calcio diverso. E se non cambia continuerà a non vincere».

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