Juvelive ha avuto il piacere di intervista Sandro Corapi, in occasione dell’uscita del suo libro “Nella testa del Campione”.
Juvelive ha avuto l’onore e il piacere di intervistare telefonicamente Sandro Corapi, Life & Sport Mental Coach molto famoso per avere collaborato con tanti giocatori ma anche allenatori del calibro di Vladimir Petkovic. Stando propriamente in ambiente bianconero, Corapi ha seguito, nelle vesti di Mental Coach, alcuni ex idoli della fandom bianconera, come ad esempio il “profeta” Hernanes, ex centrocampista della Juventus ora in forze al San Paolo. Qui di seguito l’intervista completa a Sandro Corapi:
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Intervista esclusiva a Sandro Corapi, per il suo libro “Nella testa del Campione”
Perché ha deciso di scrivere un libro dal titolo “Nella testa del campione?”
SC: ” Ho deciso di scriverlo perché ho avuto modo di lavorare a stretto contatto con veri campioni, sia nel mondo del business e negli ultimi dieci-dodici anni anche del calcio. Lavorando a stretto contatto con i campioni ho potuto decodificare quelli che sono stati i punti salienti che permettono ad una persona di diventare, appunto, un campione o, se circoscriviamo al mondo nel calcio, il cosiddetto top player. Ho voluto raccogliere questi aspetti scrivendoli in un libro. Uno scritto dedicato sia agli allenatori e sia ai calciatori, ma che può dare input anche per essere vincenti nella vita”.
Dato che siamo in tema Juventus, a proposito di Hernanes, cosa ha rappresentato la società bianconera per il centrocampista?
SC: “Per lui l’esperienza Juve è stata straordinaria. Ricordo il primo giorno quando si insediò nell’ambiente bianconero. mi chiamò poco dopo dicendomi “Sandro si respira aria da vera azienda. Aria vincente e positiva”. Lo ricordo molto emozionato, fiero ed orgoglioso. Un’esperienza forse non eclatante dal punto di vista calcistico ma molto positiva, perché vedeva un club con molte aspettative e sfide continue e si sentiva ancora più motivato”.
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Ora una domanda cardine, che probabilmente le hanno già fatto, come si diventa campioni ma soprattutto come si gestisce lo stress in competizioni ai vertici come Serie A e Champions League?
SC: “Partiamo dal presupposto che una persona, un calciatore in questo caso, raggiunge livelli così importanti perché, fondamentalmente, ha un forte carattere dove la base predominante è la forza di volontà. Questo è fondamentale per diventare un campione insieme a quello che può poi essere una base del talento, ma spesso e volentieri il talento arriva quando c’è la volontà di voler arrivare ad obiettivi importanti, come in questo caso il voler giocare in Serie A e in Champions League. Poi a cascata seguono valori come l’autodisciplina, lo stile di vita, la strategia per poter preparare la partita e superare i momenti di difficoltà. Cosa fa un campione nei momenti di difficoltà? Vede opportunità di crescita. Un campione si fa l’analisi della difficoltà e si proietta la menta nell’azione successiva, nella partita successiva, facendo tesoro di quelle che sono state le negatività della sconfitta o del momento difficile che sta attraversando”.