Luis Suarez conferma che gli esaminatori sapevano che la Juventus non era più interessata al giocatore tre giorni prima di sottoporlo al test
Il quotidiano Repubblica ha pubblicato l’interrogatorio del giocatore davanti agli inquirenti che indagano sul suo esame per ottenere la cittadinanza. Non ci sono sostanziali novità, ma Luis Suarez conferma che gli esaminatori sapevano che la Juve non era più interessata al giocatore. Tutto questo tre giorni prima di sottoporlo al test. Insomma, si tratta di una conferma piena alle parole di Fabio Paratici che hanno sempre viaggiato in questa direzione. Normale che i bianconeri avessero intenzione di tesserare uno come il Pistolero, diverso affermare che l’intenzione era quella di farlo in modo non regolare.
Il quotidiano ripercorre la vicenda dal punto di vista di Suarez. Che spiega: «Verso fine agosto, inizio settembre, ho ricevuto prima una chiamata da Nedved, poi da Paratici. No, all’inizio era soltanto per sapere se ero interessato alla trattativa. Dopo se n’è occupato il mio avvocato. Non ricordo esattamente quando, ma a un certo punto Paratici mi disse che mi avevano contattato perché pensavano che avessi il passaporto italiano come mia moglie. Gli risposi che non lo avevo, avevo solo iniziato a fare la relativa pratica chiedendo tutti i certificati necessari nei Paesi in cui ho vissuto». Il pistolero Suarez ricostruisce così davanti agli inquirenti: «Il mio avvocato aveva parlato con Paratici e aveva saputo che era difficile ottenere la cittadinanza. Allora ho deciso di proseguire comunque la pratica per ottenere il passaporto. Non ricordo la data esatta ma era durante le lezioni». A quel punto gli chiedono: «Fino al 14 settembre lei si diceva contento di venire a Torino per vincere la Champions, ce lo conferma?». Lui risponde: «Sì, però dopo ho detto a Spina che non sarei più venuto alla Juve». E questo può essere un passaggio chiave, perché conferma quanto già affermato da Lorenzo Rocco, un altro esaminatore. Tre giorni prima dell’esame, i professori sanno perfettamente che la Juventus è uscita di scena. In linea teorica, quindi, se facilitano l’esame sono consapevoli di non farlo per la Juventus, ma per il calciatore stesso.