Chiesa e De Ligt rappresentano il punto di partenza della nuova Juventus. In seconda fila c’è Kulusevski che non è esploso, poi gli esperti.
Parlando di rifondazione, non si può prescindere dall’analizzare su quali pietre si edificherà la nuova chiesa della Juventus. Il club, nell’attesa di capire cosa fare con Ronaldo e Dybala, si sta inevitabilmente modellando intorno ad altri giocatori. Federico Chiesa e Matthijs de Ligt sono intoccabile. Sono le pedine attorno a cui pianificare la ripartenza. Con loro c’è anche Alvaro Morata, per cui la soluzione più probabile è il rinnovo del prestito per un anno. L’alternativa resta una rinegoziazione delle condizioni con l’Atletico. Molto meno probabile l’acquisto a titolo definitivo.
LEGGI ANCHE >>> Ronaldo e Dybala, due elefanti nella stanza della Juventus
Chiesa e non solo: ecco la Juve del futuro
Detto di Chiesa e De Ligt, non mancheranno i totem dello spogliatoio. La Juve del 2021-22 si costruirà intorno a un mix di giovani e giocatori esperti. Parliamo di gente come Bonucci, Danilo, Bentancur, Cuadrado e nei piani bianconeri anche Alex Sandro. Al fianco di questi elementi ci saranno i giovani alla Kulusevski, qualche nuovo arrivo e i ragazzi dell’Under 23, che in questo quadro economico sono importanti. La Juve per il ruolo di ventesimo, ventiduesimo della rosa avrà sempre più un giovane cresciuto in casa. I nomi, senza mezzi termini, sono Fagioli e Dragusin, se finalmente rinnoverà – e sempre meno un calciatore da 2-3 milioni di ingaggio. A parlarne è stata stamattina la Gazzetta dello Sport.