Juventus, spogliatoio in subbuglio: volano gli stracci

Juventus, dopo la sconfitta contro il Benevento, sarebbero volati gli stracci all’interno dello spogliatoio bianconero

Calciomercato Juventus
Paratici direttore sportivo della Juventus (Getty Images)

La notizia l’ha data “La Stampa”: quotidiano torinese da sempre vicino all’ambiente bianconero. Ma la società ha subito smentito. Al termine della gara di ieri infatti, ci sarebbe stato un acceso confronto all’interno dello spogliatoio. Temperatura alta sin da subito con tanto di urla e insulti.

Ripetiamo: la Juventus ha smentito la notizia ma sicuramente qualcosa all’interno dello spogliatoio è successa. Forse non a questo livello, ma una discussione tra chi era presente per forza di cose c’è dovuta essere. Difficile, come sempre, commentare a caldo sconfitte come quella di ieri. Ma certamente, come accade sempre all’interno di un gruppo, delle prima valutazioni sono state fatte. A muso duro.

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 Juventus, incontro in mattinata?

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Nedved (getty images)

In mattinata poi è arrivato l’articolo di SportMediaset che spiegava che dentro la Continassa, c’era in corso una riunione tra staff tecnico e società con la presenza di Andrea Agnelli, oltre che di Paratici e Pavel Nedved. Anche in questo caso niente è stato confermato ed è stata prontamente smentita l’indiscrezione. Ma senza dubbio sono ore davvero veramente calde dentro la Juventus.

Già ieri sera, quando si è presentato Paratici ai microfoni prima di Pirlo, sembrava che la dirigenza avesse già preso una decisione sul futuro del tecnico bresciano. Niente di più sbagliato, perché il diesse bianconero ha confermato il tecnico così come il suo progetto anche per la prossima stagione. Parole di facciata? Difficile dirlo, adesso. Con la sosta anche in mezzo. Certamente però, saranno dei giorni importanti che si possono affrontare con calma visto che non c’è nessuno impegno nei prossimi 15 giorni. Un bene per Pirlo? Crediamo di no. Questi momenti si possono lasciare alle spalle solamente in un modo, giocando e vincendo. L’allenatore questo lo sa bene. E avrebbe preferito che la pausa forse capitasse in un momento diverso. Ma tant’è.

 

 

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