La provocazione di Tancredi Palmieri non è molto distante dalla realtà. Alla Juventus però, con Conte, hanno imboccato la strada sbagliata.
E’ una provocazione, ma quella del giornalista Tancredi Palmieri, pubblicata oggi su Tuttomercatoweb, è quanto più vicino possibile ad una sliding door certificata. «La nuova Juventus 2021 è una potenza che ha gettato le rotaie per allungare il proprio dominio oltre gli 8 anni di scudetti consecutivi e le 2 finali di Champions, oltre Allegri.
L’addio di Marotta poteva essere uno shock per la società e invece è stato assorbito benissimo. Alla fine della stagione 2019 Paratici ha portato sul tavolo di Agnelli l’accordo con Conte, che era sull’orlo di andare all’Inter – scrive nel suo testo fantascientifico -. Paratici ha tessuto la tela della riappacificazione tra il tecnico e il presidente, che è andato oltre gli antichi rancori e ha deciso per il miglior allenatore su piazza. Questo scartando l’alternativa molto distante dalla Real Casa ma pure allettante che era rappresentata da Sarri».
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Se Conte e Suarez fossero alla Juventus…
«Conte ha portato il nono scudetto consecutivo, con l’apporto decisivo del geniale acquisto di mercato di gennaio, il norvegese Haaland – continua il racconto fantascientifico -. La Juve era a un bivio: spendere 45 milioni per Kulusevski, miglior giovane della Serie A, o 30 + 15 milioni di commissione per Haaland, già potente in Champions con il Salisburgo ma mai testato in un campionato di livello. Serviva coraggio, perché Haaland e il padre ex giocatore che lo assiste richiedevano una via preferenziale per la titolarità, e la Juve avrebbe dovuto accantonare da subito Higuain e calibrare l’impiego con Dybala. Ma Paratici e Agnelli hanno scelto di comune accordo. Hanno tentennato, perché l’Inter era vicina a soffiare Kulusevski e avrebbe creato un mondo parallelo che poteva produrre rimpianti nella Juve. E invece è stata fatta una scelta con coraggio e prospettiva, e Haaland garantisce ora supremazia per i 10 anni a venire. E infine la scorsa estate la Juve si è tenuta un posto di extracomunitario libero, sapendo di dover dare una ulteriore alternativa dopo l’addio di Higuain. Era vicina a prendere un giovane statunitense interessante, McKennie, ma Paratici ha aspettato 10 giorni in più: una bazzecola nel calcio, ma essenziale al momento giusto e specialmente nel calciomercato. Anche perché tutto il mondo sapeva che la situazione al Barcellona era sull’orlo del precipizio. Così Paratici si è appostato sul sagrato della Sagrada Familia e al momento giusto è planato a Can Barça per portarsi via il Pistolero».