Juventus, festino a casa di McKennie, il retroscena del vicino di casa

Juventus, il festino a casa di McKennie è diventato al centro delle inchieste, ora bisognerà capire quali saranno i provvedimenti.

McKennie, Juventus (Getty)

Juventus, McKennie e il festino fatto a casa, dove erano presenti anche Arthur e Dybala, che è già diventato al centro delle inchieste. A parlare di questa presunta festa fuori dagli schemi, ci ha pensato anche un vicino di casa che racconta come le norme anti covid non fossero rispettate. La ricostruzione su ‘Corriere della Sera’ è del vicino di casa che sottolinea come fossero “Tutti senza mascherina e taxi con a bordo giovani ragazze”. Particolari decisamente inappropriati.

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Juventus, festino a casa di McKennie, il retroscena del vicino di casa

McKennie, Juventus @Getty

Sempre nel sondaggio del ‘Corriere della Sera’ il vicino di casa del centrocampista americano ha raccontato tutto quello che ha visto quella sera, dicendo: “Non credo che essere un calciatore famoso dia il diritto di essere sopra le regole. Verso le 22.30 sono uscito a portare a spasso il cane, ho visto una fila di auto parcheggiate a bordo strada e un gruppo di persone, tutte senza mascherina, di fronte al cancello. C’erano Mercedes con targa spagnola, tante Jeep e poi sono arrivati diversi taxi con a bordo giovani ragazze. Visto che le cene tra amici non sono consentite e il coprifuoco era scattato da un pezzo, ho deciso di avvertire le forze dell’ordine”. 

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E nell’intervista ci tiene anche a precisare: “I carabinieri hanno identificato una decina di invitati ma sembrano pochi, secondo me erano molti di più. Magari qualcuno si è allontanato. Non ho nulla contro McKennie, che è un ragazzo tranquillo. Sta a casa o va allenarsi, mi sembra un bravo professionista. E io sono un tifoso bianconero. Per questo mi dispiace, ma se invece di andare alle feste pensassero di più al campo”. 

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