Juventus, nell’intervista su La Gazzetta Dello Sport, l’ex difensore bianconero Cannavaro difende l’attuale allenatore Pirlo.
Juventus, l’ex campione del mondo e difensore bianconero Fabio Cannavaro ha parlato dell’attuale situazione dei bianconeri e del suo allenatore Pirlo. Secondo Cannavaro infatti la colpa non sarebbe del maestro e, anzi, lo difende a spada tratta indicando altri colpevoli per l’attuale situazione – certamente non delle migliori – che sta vivendo la Vecchia Signora in questa stagione. Ecco le parole dell’ex giocatore a proposito di Pirlo: “Quando la Juve ha scelto Andrea sapeva benissimo che non aveva alcuna esperienza. Ed è logico che debba avere il suo tempo per maturare, anche nel rapporto con la squadra. Ci sono ancora 30 punti in ballo dunque è giusto lasciare in sospeso il giudizio”.
LEGGI ANCHE >>> Ronaldo dà l’ok per un grande ritorno alla Juventus. Il punto
Juventus, l’intervista: Cannavaro difende Pirlo e indica i colpevoli
Cannavaro poi continua sempre sul discorso Pirlo: “Andrea poi ha fatto cose buone, lanciando giovani e gestendo uno spogliatoio complicato, di gente che ha vinto tanto. Certo, alcune cose non funzionano, ha sbagliato: è un umano. Ma eravate voi giornalisti a scrivere di “Pirlolandia” quando ancora serviva tempo per capire cosa venisse fuori dalla Juve. A questo punto è un patrimonio che va tutelato”.
Secondo Cannavaro, Pirlo è un patrimonio da tutelare anche per il futuro e proprio a proposito del futuro Cannavaro continua il discorso.
LEGGI ANCHE >>> Juventus, altro positivo in organico? Oggi i test molecolari
“La Juventus se non lo confermasse allora cosa l’ha scelto a fare l’estate scorsa? Sbaglierebbe due volte se ora si rimangiassero quella scelta. E poi non è che le colpe possono essere solo sue se i giocatori sbagliano in campo e anche fuori”.
Secondo Fabio Cannavaro la colpa sta altrove e non – per forza – dell’allenatore. Giocatori che sbagliano troppo sia in campo che fuori, probabilmente Cannavaro si riferisce ai recenti episodi del festino a casa di McKennie, dove tre bianconeri hanno violato il coprifuoco e le norme anti Covid facendo infuriare la dirigenza.