La Juventus ha scelto di ripartire puntando sulla linea verde italiana. Chiesa è in gruppo, Rovella già preso. Ora Kean e Locatelli?
La Gazzetta dello Sport fa il punto sulla situazione mercato in casa bianconera. A Berlino erano cinque, a Cardiff quattro – dice la rosea -. Nella doppia sfida con il Porto due: Chiesa sempre presente e decisivo, Chiellini all’andata, Bonucci al ritorno. Non è la quantità di titolari italiani a fare la differenza fra una campagna europea che si chiude agli ottavi e un’altra all’ultimo atto. Però l’intenzione della Juventus è quella di puntare forte sui giovani italiani che si stanno affacciando ai grandi palcoscenici. Un progetto lanciato con l’arrivo di Federico Chiesa la scorsa estate e confermato dall’attenzione verso un certo profilo di giocatori per la prossima. Il pensiero su Donnarumma si inserisce in tale filone.
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Juventus, Kean e Locatelli
Gli interessamenti per Manuel Locatelli (nato nel 1998) ci sono, è stato individuato come possibile play del futuro. Se il centrocampista del Sassuolo, per cui il club neroverde parte da una valutazione di 40 milioni, andrebbe poi testato sui maggiori palcoscenici europei, il problema non esiste per Moise Kean. L’attaccante del 2000 rientra in pieno nella categoria “italiani” potenzialmente titolari nel prossimo decennio, su cui costruire un nuovo ciclo. La Juventus lo lasciò partire nell’estate 2019 quando l’attacco era in overbooking. Fu anche un’esigenza di bilancio, con la maggior parte dei 30 milioni incassati finiti nel conto delle plusvalenze. Oggi l’Everton, proprietario del cartellino, ne chiede di più, ma la Juve conta di arrivarci con delle contropartite. Poi c’è Rovella, già preso e lasciato crescere al Genoa.