Agnelli, nuovo attacco alla Superlega: “Servono sanzioni esemplari”

Agnelli, dalle pagine del Corriere della Sera nuovo attacco sulla Superlega al presidente della Juventus: “Servono sanzioni”

Agnelli
Andrea Agnelli @Getty

È evidente che qualcosa sia andato storto. Non ci sono più dubbi, soprattutto dopo lo stop confermato da Agnelli ufficializzato pochi minuti fa. Adesso, per il presidente bianconero, è il tempo di incassare. Bombardato da più parti – anche dai tifosi in qualche caso, e non si capisce proprio il perché – il vicepresidente della Superlega deve rimanere forte in questo momento. Nonostante anche all’interno della Lega di Serie A arrivino le prime prese di posizione.

La più importante fino al momento è quella di Urbano Cairo, presidente del Torino, che intervistato dal Corriere della Sera attacca Agnelli. Senza giri di parole. Senza mezzi termini. “Questo è un attentato alla salute del calcio italiano, all’interesse collettivo. Tre società italiane hanno pensato in maniera esclusiva ai propri interessi”.

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Agnelli, le parole di Cairo al veleno

Urbano Cairo (getty images)

Il presidente del Torino ha urlato a più riprese al tradimento. Soprattutto da parte di Agnelli: “Il progetto che prevedeva l’ingresso nella Lega di Serie A dei fondi di una media company, aveva una base di 1,7 miliardi, che serviva anche a superare le gravi difficoltà economiche. Sarebbe stato un finanziamento importante – spiega ancora Cairo – per il rilancio della stessa Serie A. Il tutto necessitava di un cambio della governance della stessa Lega. Era in atto un’operazione laboriosa. Il comitato dei 5, del quale faceva parte anche Agnelli, nasce a ottobre del 2020, e Agnelli aveva ricevuto la delega a trattare con i fondi. Aveva un ruolo importante. Poi all’improvviso il cambio di scena, nonostante il voto assembleare aveva sostenuto l’operazione dei fondi: Agnelli e l’Inter prendono le distanze. E adesso di capisce il perché”.

“Servono punizioni esemplari – ha concluso Cairo, che ha chiesto anche le dimissioni di Marotta e Scaroni – ciò che han fatto è molto grave. Le inglesi hanno fatto bene ad uscire. Non ha mai creduto a questo progetto”.

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