Dybala, passa la linea dell’austerity. La Juventus ha preso la decisione

Paulo Dybala è sacrificabile nel gioco delle plusvalenze Ma dopo il 30 giugno si rischia di perderlo a zero: c’è urgenza di rinnovare.

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Dybala / Getty Images

Paulo Dybala ha vissuto una serata in linea con quelle più belle, tante magie in campo e grande festa alla fine della partita. Il Corriere dello Sport dà così l’incipit al suo pezzo riguardante la Joya. «Siamo in Champions! Orgoglioso della mia squadra per lo sforzo fatto fin dal primo giorno di questa complicata stagione. Grazie mille per il vostro sostegno». Con queste parole ha salutato i tifosi bianconeri e tracciato un mini-bilancio su Instagram dopo la conquista dell’Europa che conta. Un bel modo per finire quello che resta però un anno da dimenticare soprattutto a livello individuale, tra guai fisici e incomprensioni di vario tenore. In più con la Copa America che rischia concretamente persino di sfuggirgli. Questo considerando come sia rimasto fuori dall’ultimo giro di 30 convocati dell’Argentina per le prossime gare di qualificazione ai Mondiali.

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Dybala e la legge del bilancio

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C’è con la Juventus un braccio di ferro che prosegue senza sosta, almeno fino al 30 giugno prossimo appunto. Perché superata quella data, nel caso in cui non arrivasse la cessione dell’asso argentino e con il contratto di Dybala ufficialmente entrato nell’ultimo anno, inevitabilmente bisognerà riprendere i discorsi legati al rinnovo, argomento spinoso. Cedendolo entro il 30 giugno, invece, si può realizzare un’importante plusvalenza.

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