Roberto De Zerbi, tecnico dello Shakhtar Donetz, pronto alla partenza del campionato ucraino. Ma non smette di seguire la sua Italia…
La Gazzetta dello Sport ha intervistato Roberto De Zerbi. La sua squadra si chiama Shakhtar Donetz ed è ai nastri di partenza come favorita. «Alleno giocatori molto forti – ha detto -. Obiettivi? Vincere il campionato. Poi dobbiamo comportarci bene nelle competizioni europee». L’ex allenatore del Sassuolo, tuttavia, non dimentica il campionato italiano dove si è distinto alla grande alla guida dei neroverdi. «Quando Locatelli e Berardi sono entrati nella finale contro l’Inghilterra, l’hanno fatto col piglio giusto. Orgoglioso di loro. Berardi aveva soltanto bisogno di rimettersi in carreggiata».
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De Zerbi e la Juventus
«Locatelli è prontissimo, per la Juve e per un grande club europeo perché incarna tutto quello che un centrocampista deve essere oggi. E’ bravo nella costruzione e a inserirsi, dà quantità, in tre anni non gli ho visto perdere un contrasto. Ha personalità da vendere, è intelligente tatticamente, si presta a qualsiasi tipo di calcio. Raspadori sa giocare con la squadra in più ruoli d’attacco ed è forte nelle gambe». De Zerbi, infine, dà uno sguardo alla Serie A. «Conte si è fermato, però sono ritornati Mourinho, Allegri, Sarri e Spalletti. Un campionato bello e difficile. Juve e Inter sono sempre là davanti a tutti. Il Milan ha perso due giocatori importanti però si sta muovendo con intelligenza, e Pioli è una garanzia. Il Torino ritornerà sui livelli che gli competono perché Juric è un allenatore forte. L’Atalanta continuerà sulla strada intrapresa. Il Sassuolo ha tutto per fare ancora bene».