Arrigo Sacchi traccia il profilo di Max Allegri e lo fa con stile: «A lui interessa il successo, l’almanacco. Non bada allo spettacolo».
«Se devo cercare una parola per definire Allegri, la prima che mi viene in mente è: concretezza. È un fuoriclasse nell’interpretazione del calcio italiano». Arrigo Sacchi descrive così l’allenatore della Juventus in un focus su Gazzetta dello Sport. L’ex allenatore del Milan degli olandesi spesso è entrato in contrasto con Max, ma stavolta gli offre un cioccolatino. «È un tattico davvero speciale, non uno stratega o uno sceneggiatore: lo dice lui stesso. Ovunque sia stato ha ottenuto successi e anche chi dice che a livello internazionale ha raggiunto pochi traguardi si sbaglia. Due volte è andato in finale di Championse, non è cosa da poco. Le ha perse, è vero, ci è arrivato».
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Sacchi e gli almanacchi di Allegri
Sacchi continua la sua descrizione inquadrando Allegri in modo netto. «A lui interessa il successo: che lo si conquisti in modo spettacolare o in modo ordinario, importa poco. Più che a incantare la gente, pensa agli almanacchi, e non c’è nulla di male in questo. Soprattutto se sulle pagine degli almanacchi riesce a far scrivere il nome delle squadre che allena. Ha un’esperienza consolidata ad altissimo livello, sa gestire i momenti più delicati della stagione e segue un metodo preciso con regole ferree».