La Juventus è una buona squadra, ma c’è chi ha già individuato il punto debole della compagine di Allegri. «Vi spiego qual è» dice Sacchi.
Lunga e corposa intervista di Arrigo Sacchi sulla Juventus questa mattina sulla Gazzetta dello Sport. L’ex ct della Nazionale snocciola tanti punti di attualità in casa bianconera a partire dalle questioni di calciomercato. «Molte cose cambieranno con Locatelli – dice -. E’ ha tempi di gioco, qualità. E ha ancora margini di miglioramento: deve essere sempre presente nel gioco. Quando ha la palla è un direttore d’orchestra come ce ne sono pochi. Il resto della squadra? Chiesa può sfruttare la possibilità di allenarsi con Ronaldo, che in queste cose è un maestro. Chiesa deve imparare a sfruttare la sinergia con i compagni, altrimenti resterà discontinuo».
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Arrigo Sacchi poi guarda anche al lato negativo della Juventus. «Qual è il punto debole? Il collettivo. Chi vuole batterla dovrà avere un collettivo e un impianto di gioco migliore. I bianconeri punteranno su difesa, concretezza e individualità. La Juve ha tanti solisti e di conseguenza ha la necessità che tutti loro abbiano la modestia giusta per migliorare e l’altruismo per giocare con la squadra e per la squadra. La collaborazione aumenta il talento e Dybala, ad esempio, ne ha moltissimo».
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