Zenga difende a spada tratta Szczesny dopo la partita da incubo disputata dal polacco ad Udine. « Il primo è un errore da portiere, classico; il secondo non c’entra nulla con il ruolo».
«Se alla prima partita di campionato, dobbiamo cambiare un portiere per un errore… Facciamo i bravi, dai, non scherziamo! Come chi mette in discussione Handanovic…». Walter Zenga, l’Uomo Ragno, difende così Szczesny dopo gli errori che sono costati due punti alla Juventus. Il numero polacco, infatti, è stato vittima di un pomeriggio da incubo. Da dimenticare in fretta. Avanti di due reti, il team di Allegri è stato rimontato dall’Udinese a causa di due strafalcioni clamorosi. Errori che hanno segnato l’avvio di stagione della Vecchia Signora.
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Zenga spiega il “non” errore
«E’ molto semplice, sono due situazioni completamente separate – spiega Zenga al Corriere dello Sport -. Il primo è un errore da portiere, classico; il secondo non c’entra nulla con il ruolo. Oggi i portieri giocano, bisogna rispettare il pensiero di ogni allenatore e vedere se preferisce un portiere più tecnico o uno che faccia il portiere e basta». L’ex pipelet dell’Inter, poi, commenta le parole di Allegri che vuole palla in tribuna. ««E’ la lettura delle situazioni. Probabilmente, in quel momento Szczesny non l’ha letta bene e ha tentato qualcosa di differente per giocare la palla. Se avesse compreso il pericolo, l’avrebbe calciata fuori. Oppure, leggiamola al contrario: la prossima volta Bonucci si ricorderà dell’accaduto e la butterà in tribuna direttamente lui… (ride, ndr)».