L’esperienza 2.0 di Max Allegri è all’insegna della rifondazione. La Juventus deve puntare sui giovani che ancora non sono pronti per il top.
Crescere anche nei numeri è praticamente un obbligo per i giovani su cui la dirigenza bianconera ha deciso di impostare il prossimo ciclo. Chiesa, quattordici gol da ala, è quello che ha risposto subito, ma anche l’uomo che sembra avere maggiore facilità a trovare la porta. Per la Gazzetta dello Sport lo sostiene Allegri («la conclusione è il suo punto di forza») e lo conferma anche la gara di ieri con la Nazionale. Parecchi chilometri più a Nord, a Solna, Kulusevski giocava da punta con la Svezia contro la Spagna. Dejan oltre a un ruolo stabile deve trovare un rapporto più costante con i gol, quota 7 è migliorabile senza troppi voli pindarici.
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Juventus, cammino in salita
La fascia sinistra senza più un padrone potrebbe ospitare lui o Kean, che a sua volta sarà alternativa di Morata e che nonostante viaggi sugli schermi juventini da tempo resta sempre un 2000, con tutta una carriera davanti. C’è da risalire, insomma, per la Juventus. A Napoli sarà mezza emergenza, per i pochi allenamenti, per il ritorno tardivo di Dybala, per l’inserimento tutto da mettere in atto dell’ultimo arrivato.