Allegri gioca a scacchi e lo paragonano a Phil Jackson

Allegri alla difficilissima prova del Maradona contro i partenopei. Napoli-Juventus gara persa in partenza? Per Max si sprecano paragoni importanti.

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Il quadro, dopo tutte le assenze in casa Juventus, resta particolare. Stasera al Maradona andrà in scena il primo incrocio tra candidate allo scudetto di una Serie A tornata toscanocentrica. Ci sono Spalletti, Allegri e Sarri più Dionisi, Andreazzoli e Semplici. La Gazzetta dello Sport gioca paragoni importanti. Allegri gioca una partita a scacchi senza alcune pedine: alle 18 sarà curioso vederlo muovere i suoi uomini contro un Grande Maestro della panchina che ha il doppio delle soluzioni a disposizione. La partita è complessa però, se Max uscisse dal Maradona con un numero dei suoi, c’è il rischio che torni a Torino con in mano la scintilla di una nuova Juve.

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Allegri e il paragone ingombrante

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«Il calendario delle nazionali è questo, va accettato. Domani faremo una grande partita, sicuro». Ha detto ieri Max. La rosea prende appunti e avanza un paragone di quelli grossi. Dice che ha palesato una calma zen degna di Phil Jackson, il mitico allenatore Nba che senza scomporsi portava i campioni a fare quello che serviva a lui e alla squadra. Chi ha vissuto questi due anni di Juve così non può fare a meno di pensare due cose.  La prima è che Sarri in situazione simile non si sarebbe trattenuto dall’invettiva contro i potenti. La seconda è che Pirlo non sarebbe stato altrettanto efficace nel fissare un paio di concetti e ripeterli, parlando alla squadra attraverso i giornalisti.

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